In questa settimana si sono verificate abbondanti nevicate, soprattutto in Piemonte e Valle d'Aosta, nevicate che hanno causato anche danni come la slavina che si è abbattuta a Sestriere. E sarà proprio nel blog di oggi che affronteremo la tematica del rischio valanghe.
In base ai dati forniti dalla Commissione internazionale di soccorso alpino, le valanghe uccidono più turisti nei mesi invernali di qualunque altra calamità. I dati disponibili nel lungo periodo indicano per l’Italia una media stagionale di 21 vittime da valanga. Quasi tutte le valanghe che travolgono le persone sono state provocate dalle vittime stesse e le vittime principali sono scalatori, sciatori che praticano il fuoripista ed escursionisti che camminano con le ciaspole.
Beh, diciamo che sicuramente è possibile minimizzare il rischio valanghe, attraverso una pianificazione adeguata della gita a casa ed un'attenta osservazione dell'ambiente circostante sul posto.
Ma veniamo alla fase di preparazione.
Per maggiore prudenza non bisogna trascurare di prendere tutte le normali precauzioni di una qualunque escursione a piedi o con gli sci d'alpinismo, quali:
Si sente sempre parlare di bollettini valanghe, ma cosa sono realmente e come vanno interpretati?
In Italia la prevenzione del pericolo valanghivo viene gestita da vari enti. Nell'arco alpino ogni regione o provincia autonoma redige appositi bollettini validi per le proprie zone di competenza mentre nell'Appennino il bollettino valanghe viene gestito da Meteomont. I bollettini sono generalmente accessibili per telefono o via internet a titolo gratuito. Inoltre nell'arco alpino italiano è presente un'associazione di coodinamento delle iniziative in materia di prevenzione ed informazione nel settore della neve e delle valanghe chiamata AINEVA.
Il bollettino valanghe è lo strumento che fornisce un quadro sintetico dell’innevamento, dello stato del manto nevoso e indica il pericolo di valanghe in un determinato territorio, al momento dell’emissione, e, sulla base delle previsioni meteorologiche e della possibile evoluzione del manto nevoso, quello atteso per l’immediato futuro al fine di prevenire eventuali incidenti derivanti dal distacco di valanghe.
Il grado di pericolo di valanghe è funzione del consolidamento del manto nevoso (esprimibile come rapporto tra le forze resistenti e le tensioni che in esso agiscono) che a sua volta dipende dalla coesione della neve, da caratteristiche del pendio (es. presenza di ancoraggi), dalla vegetazione e dalle forze agenti (il classico sovraccarico che può essere prodotto da uno sciatore).
Come si evince dall’immagine qui sotto proposta (www.aineva.it), il pericolo valanghe viene codificato attraverso una scala, condivisa da tutti gli enti preposti al pericolo valanghe nel mondo, che va da 1 a 5 (debole 1, moderato 2, marcato 3, forte 4, molto forte 5).
Occorre sottolineare che la progressione della scala non è lineare: infatti il grado di pericolo 3, pur trovandosi al centro della scala, non rappresenta un grado di pericolo medio ma una situazione già critica. Inoltre, anche per pericolo di grado 1 o 2 possono, in certe condizioni locali (vedasi pendenza elevata, presenza di lastroni, condizioni particolari del pendio), avvenire valanghe.
Ecco come valutare il pericolo valanghe da un punto di vista visivo su un versante (immagini tratte da www.whiterisk.ch):
Grado 1: possono crearsi distacchi su pochissimi (= isolati) pendii ripidi estremi, pari a meno del 10% dei pendii ripidi.
Grado 2: i distacchi si verificano su alcuni (localizzati) pendii ripidi (dal 10 al 30% dei pendii ripidi), indicati nel bollettino con un consolidamento generalmente moderato. Non si escludono tuttavia possibili distacchi su siti estremamente localizzati con consolidamento debole, particolarmente sottolineati nel bollettino.
Grado 3: valanghe si generano su molti pendii ripidi (già più del 30% dei pendii) dei quali la maggior parte ha consolidamento moderato mentre alcuni, indicati, presentano consolidamento debole.
Grado 4: valanghe presenti su molti pendii ripidi (già più del 30% dei pendii) con debole consolidamento;
Grado 5: sulla maggior parte dei pendii ripidi (più del 66% = 2/3 dei pendii), con estensione anche a quelli moderatamente ripidi.
Il bollettino è uno strumento informativo che può dare un valido aiuto nel prendere decisioni riguardanti la propria ed altrui incolumità nei confronti del pericolo rappresentato dalla caduta di valanghe. È necessario che il bollettino nivometeo, pur nella sua estrema sintesi, risulti comprensibile ad un’utenza la più possibile ampia e diversificata. In particolare, tra gli utenti si possono individuare sia gli abitanti ed operatori della montagna sia i frequentatori occasionali della montagna innevata quali:
•scialpinisti e sci-escursionisti;
•sciatori fuori pista, snowboarders;
•alpinisti ed escursionisti;
•guide alpine, maestri di sci, istruttori di scialpinismo;
•addetti alla sicurezza dei comprensori sciistici e delle strade;
•prefetture, sindaci e commissioni locali valanghe;
•organizzazioni di soccorso in montagna;
•organizzazioni di protezione civile;
•forze armate e corpi di polizia;
•residenti in località montane e utenti delle vie di comunicazione alpine.
L’ultima immagine che vogliamo inserire riguarda le indicazioni che escursionisti e sciatori possono dedurre dalla scala del pericolo valanghe (www.aineva.it):
Se quindi decidete di programmare un'escursione nel weekend, ricordatevi di consultare i bollettini valanghe delle vostre zone e le previsioni del tempo in modo da potervi godere la vostra gita in sicurezza!
Ora trovi tutte le informazioni per lo scialpinismo e le avventure in alta montagna in un unico portale!
P.S.: non dimenticarti di seguirci sui nostri social! Entra subito a far parte della nostra community e tagga #Mysnowmaps nelle tue foto!
Traccia cliccando con il mouse il percorso sulla mappa. Clicca e trascina i punti del percorso per modificare la loro posizione. Clicca sul percorso per aggiungere un nuovo punto..